Alessandro Baratta, nel cuore di tenebra dello Stato di diritto
Populismo penale Torna per Meltemi il «classico» «Criminologia critica e critica del diritto penale» di Alessandro Baratta. Un’analisi delle politiche del controllo anticipatrice dell’età «neoliberale», scritto nella stagione della più grande avanzata delle lotte operaie e sociali dal Dopoguerra. La legge, il potere, il diritto, l’economia non sono mai innocenti. Difendono la società intesa come insieme di valori e interessi omogenei. Chi squarcia il sipario è criminalizzato come accade ai poveri, subalterni e migranti che sono considerati devianti o nemici. Questo libro oggi è un potente antidoto ed è un contributo al rapporto virtuoso tra i saperi critici e i movimenti
Populismo penale Torna per Meltemi il «classico» «Criminologia critica e critica del diritto penale» di Alessandro Baratta. Un’analisi delle politiche del controllo anticipatrice dell’età «neoliberale», scritto nella stagione della più grande avanzata delle lotte operaie e sociali dal Dopoguerra. La legge, il potere, il diritto, l’economia non sono mai innocenti. Difendono la società intesa come insieme di valori e interessi omogenei. Chi squarcia il sipario è criminalizzato come accade ai poveri, subalterni e migranti che sono considerati devianti o nemici. Questo libro oggi è un potente antidoto ed è un contributo al rapporto virtuoso tra i saperi critici e i movimenti