Economia
«Alitalia, no a piani B. Il governo parli con noi e non accetti diktat Ue»
Intervista Il segretario nazionale e pilota Fabrizio Cuscito: «Lo spezzatino è sbagliato: nessuna compagnia ha attività separate», e su Bruxelles dice: «Le pressioni della lobby area sulla commissione euroepa sono fortissime. L’Italia è un mercato grande e molto appetibile per il dopo pandemia: per questo una nuova Ita forte fa paura»
Manifestazione dei dipendenti Alitalia davanti al Mise; in basso Fabrizio Cuscito
Intervista Il segretario nazionale e pilota Fabrizio Cuscito: «Lo spezzatino è sbagliato: nessuna compagnia ha attività separate», e su Bruxelles dice: «Le pressioni della lobby area sulla commissione euroepa sono fortissime. L’Italia è un mercato grande e molto appetibile per il dopo pandemia: per questo una nuova Ita forte fa paura»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 3 aprile 2021
Fabrizio Cuscito, segretario nazionale della Filt Cgil e pilota Alitalia. Tempo un mese e si rischia che l’azienda in amministrazione straordinaria metta gli aerei a terra e che la nuova Ita non parta per niente. Aumenta la sensazione che esista un piano B come successe per SwissAir: lasciarla fallire per poi ricrearla con nuovi lavoratori senza problemi di esuberi. Se ci fosse un piano B sarebbe scandaloso. Perché non si scherza con la vita di 11 mila lavoratori – che con la liquidazione perderebbero anche la cassa integrazione e verrebbero subito licenziati – e le loro famiglie. Noi non ne...