Cultura

Alla ricerca di riconversioni soggettive

PERCORSI DI LETTURA Tra sfruttamento e precariato, due saggi collettanei appena pubblicati per ombre corte indagano il rapporto tra capitale e lavoro vivo

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 10 giugno 2016
Il capitalismo è una religione puramente cultuale», sosteneva Benjamin, che fa leva sui desideri diffusi di socialità, espressione e relazione. Il culto idealizza i principi di autonomia e libertà mentre dissemina nel sociale assiomi e ingiunzioni all’azione, a tal punto da far accettare come normale addirittura l’ossimoro di lavoro gratuito. Et voilà: le nuove frontiere del neoliberismo. La nuova ragione del mondo Se il lavoro è la forma della socialità, con l’irrompere della soggettività nella produzione e nella riproduzione, la dimensione di culto si estremizza. Attraverso il lavoro, anche se deprezzato o non pagato, continua a giocarsi sul piano simbolico...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi