Economia
Altro che bonus, Def scontentatutti
E' tutto un taglio Dopo l’accordo con i Comuni si apre il capitolo Regioni: il documento del governo preannuncia forti decurtazioni alla sanità. Il premier le chiama «razionalizzazioni», ma i governatori non si convincono. E intanto il Jobs Act scarica l’incentivo assunzioni su imprese e autonomi
Il premier Matteo Renzi – Lapresse
E' tutto un taglio Dopo l’accordo con i Comuni si apre il capitolo Regioni: il documento del governo preannuncia forti decurtazioni alla sanità. Il premier le chiama «razionalizzazioni», ma i governatori non si convincono. E intanto il Jobs Act scarica l’incentivo assunzioni su imprese e autonomi
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 12 aprile 2015
Fino alla campagna sul «tesoretto», il pluritwittato #bonusdef, tutto sembrava più o meno funzionare: 1,6 miliardi da devolvere munificamente (in vista delle prossime elezioni regionali), un ok di massima incassato dai Comuni, i dati dell’economia che più o meno tornano, anche se l’occupazione ancora traballa. Ma ieri per il premier Matteo Renzi e per il suo Def, varato venerdì sera, sono emersi i primi grattacapi: in particolare dalle Regioni, che chiedono un confronto al più presto e temono per i propri bilanci, soprattutto perché la gran parte della spending review calerà come un’accetta sulla sanità. Senza contare le imprese, beffate...