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Álvaro Enrigue, i conquistatori sono a Tenoxtitlan: un tappeto di fiori e di teschi li attende

Álvaro Enrigue, i conquistatori sono a Tenoxtitlan: un tappeto di fiori e di teschi li attendeRufino Tamayo da «Dualidad» (part.), un murale lungo oltre dodici metri, conservato e esposto al Museo Nacional de Antropología di Città del Messico

Scrittori messicani «Il sogno», ucronia sull’enigma dell’incontro fra Montezuma e Cortés, da Feltrinelli

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 4 febbraio 2024
Nel romanzo che inaugura il cosiddetto Ciclo della Rivoluzione messicana, Quelli di sotto, Mariano Azuela racconta l’incontro tra il «fanfarone» Luis Cervantes e il giovane guerrigliero Alberto Solis, che, deluso dal processo rivoluzionario e scettico sui suoi esiti, spiega all’interlocutore le ragioni della sua amarezza ricorrendo alle parole del poeta spagnolo Juan Ramón Jiménez: «Mi ero immaginato un prato fiorito in fondo alla strada… E ho trovato un pantano». Quando, l’8 novembre 1519, Hernán Cortés e i suoi compagni d’arme entrano per la prima volta a Tenoxtitlan – o Città del Messico, come l’avrebbero chiamata gli spagnoli –, i fiori...

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