Europa
Amburgo porto delle armi, per le ong è ora di cambiare rotta
Germania La rete pacifista si prepara a raccogliere le 68.000 firme necessarie per indire il referendum popolare sul divieto di export e nel frattempo spingere per fare approvare un regolamento più stringente sulle spedizioni belliche
Amburgo, manifestazione contro l’esportazione di armi – Ap
Germania La rete pacifista si prepara a raccogliere le 68.000 firme necessarie per indire il referendum popolare sul divieto di export e nel frattempo spingere per fare approvare un regolamento più stringente sulle spedizioni belliche
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 19 dicembre 2021
Sebastiano CanettaBERLINO
Da «porta sul mondo» della Germania a «porto della morte» della Repubblica federale al servizio dei mercanti della guerra. Lo scalo marittimo di Amburgo oggi è il principale hub tedesco per l’esportazione di armi: ogni anno dalle banchine della città anseatica viene spedito verso Paesi esteri materiale bellico del valore di oltre un miliardo di euro. Corrisponde a più di mille container all’anno: tre al giorno. Per questo le associazioni pacifiste di Amburgo che due anni fa hanno lanciato l’iniziativa «Porto civile» martedì scorso hanno consegnato al Parlamento locale 16.442 firme per fermare l’export militare (almeno, per adesso) verso gli...