Cultura

America, la narrazione egemonica in affanno

America, la narrazione egemonica in affannoMinneapolis, murale di Xena Goldman, Cadex_Herrera, Greta McLain, Niko Alexander e Pablo Hernande

L'anticipazione Esce oggi nelle librerie «Il ginocchio sul collo» (Donzelli). Il poliziotto che «schiaccia» l’altro, una figura della vittoria della virtù sulla bestia, della civiltà sul «selvaggio». Ma il senso si capovolge: l’animale sta sopra ed è chi calpesta

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 5 novembre 2020
Il 25 maggio 2020 a Minneapolis, Wisconsin, l’agente di polizia Derek Chauvin ha ucciso George Floyd, un uomo afroamericano sospettato di avere usato una banconota falsa da 20 dollari, tenendolo per otto minuti bloccato a terra con un ginocchio sul collo. In quel momento, gli Stati Uniti sono cambiati. DAL 25 MAGGIO al 25 agosto (il giorno in cui a Kenosha, Michigan, durante le proteste seguite al ferimento ingiustificato di un altro afroamericano, Jacob Blake, il diciassettenne Ken Rittenhouse ha ucciso Joseph Rosenbaum e Anthony Huber) è esploso il più grande movimento di massa della storia degli Stati Uniti: sono...

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