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Anche Croce sarebbe un «filoputin»
La grande guerra Il giovane Gramsci si ispirò a questa lezione, in chiave internazionalista. Negava, come Croce, che la guerra fosse un "conflitto di civiltà" fra latinità e germanesimo
Benedetto Croce
La grande guerra Il giovane Gramsci si ispirò a questa lezione, in chiave internazionalista. Negava, come Croce, che la guerra fosse un "conflitto di civiltà" fra latinità e germanesimo
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 27 aprile 2022
Il senso di straniamento è stato duplice. Non solo una guerra fra stati sovrani nel cuore dell’Europa e l’esplodere di una crisi umanitaria ed economica, proprio mentre sembrava in via di superamento una tragedia. Una tragedia che avrebbe dovuto insegnare all’umanità a federarsi contro il “comun fato” piuttosto che dividersi per volontà di potenza, nazionalismo e sfruttamento di classe; ma anche il precipitare in una bolla mediatica ispirata ad una narrazione propagandistica della guerra che – rispetto a quella di una sempre più conclamata dittatura russa – conserva tanti spazi di discussione e democrazia e tuttavia non è senza venature...