Andrej Remnev, «Tuono e fulmine», 2019
Alias Domenica
Andrej Sinjavskij, sintomi di fantasia rivelano personaggi frustrati o esaltati
Scrittori russi Nel 1961, per allestire un’autentica enciclopedia dell’universo sovietico da inviare oltrecortina, l’autore sotto lo pseudonimo di Abram Terc, sceglie la veste dei «Racconti fantastici»
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 17 dicembre 2023
«Siamo nati per rendere Kafka realtà» è l’adagio con il quale la controcultura clandestina del samizdat alludeva alle macerie dell’utopia sovietica. In un colossale gioco delle parti, l’apparato politico-ideologico predicava l’ideale del comunismo, e tutti, fingendo di crederci, fingevano di costruirlo. La discrasia tra parola e azione era abissale, i gesti quotidiani, densissimi nella loro carica di routine fisico-emotiva, erano del tutto incoerenti se guardati dall’esterno. Ogni giorno milioni di persone assolvevano ruoli e eseguivano compiti del tutto disancorati dalla realtà. Le tasche erano piene di banconote con cui nulla di appetibile si poteva comprare, le fabbriche producevano a ciclo...