Cultura

Anna Politkovskaja, un’eredità scomoda

Anna Politkovskaja, un’eredità scomodaI moscoviti rendono omaggio a Anna Politkovskaja nei pressi del luogo in cui la giornalista fu uccisa – Foto Ap

Il ritratto Per Bur, «Un piccolo angolo d’inferno», prefazione di Francesca Mannocchi. L’attualità degli scritti sulla Cecenia della cronista della «Novaya Gazeta» uccisa il 7 ottobre del 2006. «La cronaca di un avvertimento inascoltato» per come quel conflitto ha plasmato la società russa e il sistema di potere di Vladimir Putin fino all’invasione dell’Ucraina. Dopo Maidan annota che molti a Mosca invidiano la piazza di Kiev. «Quanto accaduto ha segnato la fine della Grande Depressione politica russa. Siamo così simili... eppure»

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 5 febbraio 2023
Nel mondo anglosassone, e ormai non più solo in quello, con il termine whistleblower, derivato dall’espressione «blow the whistle» (soffiare nel fischietto) che indica l’azione di un arbitro in una competizione sportiva che vuole fermare un comportamento irregolare o pericoloso, si identifica un «lanciatore di allerta»: chi, in base alle proprie ricerche o analisi è in grado di individuare la china pericolosa che stanno prendendo determinate vicende, processi tecnologici, scientifici o economici o, per estensione, gli esiti catastrofici verso cui possono condurre le scelte di questo o quel leader. Una categoria che sembra essere stata inventata per descrivere la traiettoria...

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