Alias Domenica
Anna Seghers, un eretico incontro fra i vivi e i morti, la fantasia e la storia
Scrittrici tedesche Otto racconti compresi tra il 1924 e il 1957, in una prosa che insegue la simultaneità, spezza tempi e voci, impone continui cambi di prospettiva: «I morti dell’isola di Djal», l’Orma
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 4 settembre 2022
Friedrich Wolf, medico, comunista, letterato e avventuriero scrisse nel 1928 un librettino che risuonò come grido di battaglia tra gli intellettuali della caotica Repubblica di Weimar. «Die Kunst ist Waffe», ovvero: l’arte è arma. L’invito a usare l’arte per la rivoluzione, non è particolarmente originale, ma Wolf sentiva l’esigenza di serrare i ranghi dello sperimentalismo anarcoide lasciato in eredità dall’espressionismo per mettere la letteratura vigorosamente al servizio della lotta di classe. Si chiamava Netty Reilin L’invito di questo «pericoloso rappresentante del bolscevismo ebraico orientale» – così Wolf ha l’onore di essere definito dai nazisti – affascinò letterati di peso, da...