Alias Domenica
Anthony Doerr, ragazzi e annientamento
Due adolescenti «feriti» e il loro candido incontro con i misteri della scienza mentre il mondo precipita... «Tutta la luce che non vediamo», un caso di letteratura bellica e di semplicità alla Verne
Gerhard Richter, «Mustang-Staffel», 1964, Washington, D.C., collezione Robert Lehrman
Due adolescenti «feriti» e il loro candido incontro con i misteri della scienza mentre il mondo precipita... «Tutta la luce che non vediamo», un caso di letteratura bellica e di semplicità alla Verne
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 31 maggio 2015
È forse proprio dall’equivoca definizione di «romanzo bellico» che può essere utile partire per Tutta la luce che non vediamo di Anthony Doerr, pubblicato da Rizzoli nell’efficace traduzione a quattro mani di Daniele A. Gewurz e Isabella Zani (pp. 509, euro 19,00). Pubblicato lo scorso anno e accolto da un notevole successo tanto di pubblico che di critica; finalista al National Book Award, dove gli è stata preferita Fine missione, la magnifica raccolta di racconti di guerra e di reduci di Phil Klay; vincitore del premio Pulitzer, contro due «mostri sacri» della letteratura americana contemporanea come Joyce Carol Oates e Richard...