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Anton Giulio Bragaglia, l’archeologo futurista e il suo coro

Anton Giulio Bragaglia, l’archeologo futurista e il suo coroFoto di scena della prima italiana del dramma di Eugene O’Neill Il lutto si addice ad Elettra tenutasi il 28 marzo 1941 nel Teatro delle Arti di Anton Giulio Bragaglia

A Roma, GNAM, "Anton Giulio Bragaglia. L’archivio di un visionario", a cura di Claudia Palma Attraverso materiali di prima mano, selezionati dall’archivio di recente acquisizione, l'"agit prop" dagl interessi simultanei risulta figura nevralgica: da Roma verso Francia e Germania, e ritorno

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 12 settembre 2021
Anton Giulio Bragaglia in un fotoritratto di sconosciuto, del 1919   Uno dei lasciti eccezionali affidati al prosieguo della Storia dalla svolta avanguardista di primo Novecento è certo il passaggio – in termini sociologici e nel quadro di una cronaca delle istituzioni artistiche – dall’idea familiare di «confraternita» (basata sulle dinamiche dei legami spirituali e su un’idea innatistica di genio) a quella, corrente e democratica, di «movimento» (incardinata piuttosto a una solidarietà di rete e a una prospettiva ‘apostolica’, di evangelizzazione). È insomma la linea che dalle notti sul lago di Lemano e dal monastero di Sant’Isidoro porta alle riunioni...

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