Internazionale

Antonio Casilli: «Gli operai del clic sono il cuore dell’automazione»

Antonio Casilli: «Gli operai del clic sono il cuore dell’automazione»Antonio Casilli

Intervista a Antonio Casilli, autore di «En attendant les robots», inchiesta sui "lavoratori del clic" nel capitalismo delle piattaforme digitali. «Sono reclutati in Asia, in Africa e in America Latina, operano per le piattaforme del Nord globale. Non crediamo alla propaganda, l’intelligenza artificiale ha sempre più bisogno di forza lavoro». In Cina c’è «Zhubajie» che aggrega fino a 15 milioni di micro-lavoratori digitali. «TaskCn» ne aggrega 10 milioni Queste persono non sono diplomate e non hanno qualifiche professionali. Lavorano negli internet caffè o da casa».

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 27 febbraio 2019
Antonio Casilli, docente all’università Telecom ParisTech, lei ha appena pubblicato in Francia En attendant les robots (Seuil), un’inchiesta sul lavoro digitale. The Cleaners, un documentario Hans Block e Moritz Riesewieck diffuso sulla rete Tv Arte, ha rivelato l’esistenza di migliaia di lavoratori del clic nelle Filippine che lavorano per le piattaforme digitali. Chi sono queste persone? Sono lavoratori occupati nel settore del commercial content moderation, la moderazione dei contenuti commerciali. Sono gli operai del clic che rileggono e filtrano commenti sulle piattaforme digitali. Il loro lavoro è classificare l’informazione e aiutare gli algoritmi ad apprendere. Insieme svolgono il machine learning,...

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