Italia

Arci Roma: «Sul patrimonio pubblico capitolino serve una svolta»

Arci Roma: «Sul patrimonio pubblico capitolino serve una svolta»Il congresso dell'Arci Roma all'Angelo Mai – Giansandro Merli

All'Angelo Mai il congresso provinciale Al centro dell'incontro la fine della delibera 140 sui beni indisponibili e le prospettive per il tessuto sociale romano

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 4 maggio 2022
All’Angelo Mai, storico centro sociale e culturale della capitale, si è svolto ieri il congresso provinciale di Arci Roma. Organizzazione che conta su 85mila soci, 80 circoli, 200 lavoratori e 500 volontari. Al centro dell’incontro la «battaglia per il patrimonio pubblico», cioè il braccio di ferro che da ormai sette anni contrappone le amministrazioni cittadine al tessuto sociale della città. Era il 2015 e la giunta di centro-sinistra guidata da Ignazio Marino approvava la delibera 140 che avrebbe tagliato le gambe a centinaia di realtà sociali, con richieste di sgomberi e risarcimenti. Ormai tutti concordano sull’esigenza di superarla. Lo aveva...

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