Visioni
«Ariaferma», la vita in carcere nello spazio della parola
Venezi 78 In concorso Leonardo Di Costanzo sorprende il «genere» in una narrazione che interroga il nostro tempo. Con Silvio Orlando
Silvio Orlando – foto di Gianni Fiorito
Venezi 78 In concorso Leonardo Di Costanzo sorprende il «genere» in una narrazione che interroga il nostro tempo. Con Silvio Orlando
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 8 settembre 2021
Cristina PiccinoVENEZIA
Ariaferma, una sola parola come il respiro inghiottito in gola. Si chiama così il nuovo film di Lenoardo Di Costanzo presentato Fuori concorso (e in sala il 14 ottobre) che conferma il grande talento di questo regista il cui gesto cinematografico porta in sé, a ogni nuova prova, i passaggi di cui è composto per reinventarli una volta in più. Non si tratta (non solo) di «generi», il documentario che è stato il suo primo terreno di confronto col racconto del mondo, e la «finzione», queste divisioni di forma non appartengono alle sue opere (L’intervallo, 2012; L’intrusa, 2017, il primo...