Ha ragione Di Francesco a sottolineare il paradosso dei cosiddetti fratelli d’italia e simili: putiniani sinceri possono essere e sono postneofascisti e affini della nostra destra, la loro solidarietà all’Ucraina martoriata dall’imperialismo criminale della Russia è solo strumentale. L’anelito di pace sincero di chi sta a sinistra non alberga certo nella destra guerrafondaia, nè nella NATO, ed è diverso da quello non credibile e altrattanto strumentale della pseudoneosinistra pentastellata: si esprime però in Parlamento insieme a quel cd. ‘movimento’ nel voto contrario all’invio di armi, che sono il solo strumento terribile che consentirà forse la sopravvivenza dell’Ucraina, uno stato che non
è accettabile sia cancellato per deliri panrussi imperialisti con la guerra e referendum farsa, ove c’è un popolo così fratello dei russi da essere oggetto di un orribile loro volontà di cancellarlo. Spero di sbagliare, ma davvero si può pensare che non consentendo che le città ucraine siano protette da scudi anti missili si dia una mano alla resistenza di quella gente e si arrivi alla pace? Le ultime notizie dal fronte di guerra ove la Russia si sta impadronendo di miniere e di territori produttivi con pratiche (città rase al suolo) che qui non ci sognavamo di vedere più dalla II guerra mondiale, o da guerra in IraK e Siria che vedevamo ‘da lontano’ in tv, , non daranno spazio se non a un’alternativa secca: o la Russia sarà bloccata con la forza, il solo linguaggio che usa e che capisce (comprese e magari ancor più usate le sanzioni) o non accetterà mai di fermarsi a negoziare anche solo una tregua.