Internazionale

«Armi nucleari, adesso il rischio è più alto che nella Guerra fredda»

«Armi nucleari, adesso il rischio è più alto che nella Guerra fredda»

Corsa al riarmo L'allarme lanciato dall'ultimo rapporto del Sipri: gli Stati «atomici» ampliano l’arsenale. Gli altri si riuniscono la prossima settimana Vienna con la società civile e i pacifisti per frenarli

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 14 giugno 2022
«Ormai i dati lo dicono chiaramente: è terminata la tendenza alla riduzione degli arsenali nucleari che era in corso dalla fine della guerra fredda». È QUESTO IL LAPIDARIO (e preoccupato) commento di Hans Kristensen, associate senior fellow del Programma Armi di Distruzione di Massa del SIPRI e direttore del Nuclear Information Project della Federation of American Scientists, nel presentare i dati più aggiornati sulla consistenza delle forze nucleari contenuti nell’Annuario appena pubblicato dall’Istituto di ricerca svedese. Un allarme direttamente collegabile alla modernizzazione degli arsenali dei nove Paesi (Stati uniti, Russia, Regno unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Israele e Nord Corea)...

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