Arthur Larrue, la furia della Storia tra regine e pedoni
L'intervista Parla l’autore di «La diagonale Alechin», per Neri Pozza. Lo scrittore francese racconta un ambiguo scacchista degli anni Trenta, la Parigi occupata dai nazisti, la Mosca di Putin. «Tra i campioni più celebri del periodo, il protagonista ha trasposto sulla scacchiera la violenza del suo tempo. La volontà di schiacciare l’avversario, invaderne lo spazio, finirlo». «I russi conoscono bene l’anarchia e la corruzione dello Stato e non si fanno illusioni sul futuro. Ma si affidano alla paura, come ad un’ultima risorsa. Oserei quasi parlare di conforto»
L'intervista Parla l’autore di «La diagonale Alechin», per Neri Pozza. Lo scrittore francese racconta un ambiguo scacchista degli anni Trenta, la Parigi occupata dai nazisti, la Mosca di Putin. «Tra i campioni più celebri del periodo, il protagonista ha trasposto sulla scacchiera la violenza del suo tempo. La volontà di schiacciare l’avversario, invaderne lo spazio, finirlo». «I russi conoscono bene l’anarchia e la corruzione dello Stato e non si fanno illusioni sul futuro. Ma si affidano alla paura, come ad un’ultima risorsa. Oserei quasi parlare di conforto»