Alias
Artisti in strada, burattini e la rigenerazione urbana necessaria
Street Riuniti a convegno al teatro Carcano dalla Federazione nazionale Arti in Strada (Fnas) con il patrocinio del Municipio 1 del Comune di Milano, gli artisti di strada hanno incontrato amministratori pubblici e istituzioni per discutere di spazi, rispetto dei regolamenti comunali, decibel, indipendenza, postazioni fisse, contributi finanziari...
– foto Marco Flores
Street Riuniti a convegno al teatro Carcano dalla Federazione nazionale Arti in Strada (Fnas) con il patrocinio del Municipio 1 del Comune di Milano, gli artisti di strada hanno incontrato amministratori pubblici e istituzioni per discutere di spazi, rispetto dei regolamenti comunali, decibel, indipendenza, postazioni fisse, contributi finanziari...
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 18 maggio 2024
Pasquale CocciaMILANO
L’arte di strada si pone al di fuori dei circuiti ufficiali perché è sorpresa, anomalia, imprevisto rispetto alla routine quotidiana. Occupa lo spazio che è di tutti, un vero convivio con il pubblico, che applaude, lascia la monetina o va via se non interessato. Nella loro variegata diversità, burattinai, mimi, saltimbanchi, clown, giocolieri, teatranti, musicisti, madonnari, esprimono il valore culturale e sociale dell’arte, contribuendo alla rigenerazione urbana. Non sempre, però, gli artisti di strada o «in strada», come amano definirsi, vengono visti di buon occhio, soprattutto dai negozianti dei centri storici, che li percepiscono come disturbatori della quiete dei potenziali...