Internazionale
Assemblea costituente in vista, la sinistra cilena fa blocco
Il Cile si gioca la carta Frente Amplio e Chile Digno verso la lista unica. Aperta a «chi vuole trasformare il paese». Ma nel movimento di rivolta nato il 18 ottobre 2019 non tutti si sentono rappresentati. Chi ha sfidato settimana dopo settimana la dura repressione dei carabineros non perdona le esitazioni politiche che hanno tenuto in piedi il governo Piñera
Manifestazione di protesta mapuche – Ap
Il Cile si gioca la carta Frente Amplio e Chile Digno verso la lista unica. Aperta a «chi vuole trasformare il paese». Ma nel movimento di rivolta nato il 18 ottobre 2019 non tutti si sentono rappresentati. Chi ha sfidato settimana dopo settimana la dura repressione dei carabineros non perdona le esitazioni politiche che hanno tenuto in piedi il governo Piñera
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 30 dicembre 2020
Nel sempre turbolento panorama politico cileno si registra una novità importante in vista del voto dell’11 aprile per l’elezione dei sindaci, dei governatori e, soprattutto, dei membri della Convenzione costituente: la nascita di un blocco politico anti-neoliberista, alternativo alla destra e alla socialdemocrazia. A costituirlo sono state le due coalizioni del Frente Amplio (Fa) e del Chile Digno, Verde y Soberano, di cui fa parte anche il Partido Comunista (Pc), il quale, sotto la spinta del suo precandidato presidenziale Daniel Jadue, ha rotto con la moderata Nueva Mayoría per abbracciare la strada dell’unità a sinistra, nel tentativo di trasformare la...