Internazionale
«Atti di odio e discordia», ora Ortega arresta anche i vescovi
Nicaragua Dopo le espulsioni del nunzio vaticano e di 18 suore, è il turno di monsignor Alvarez. E Bergoglio tace. Le chiese durante la rivolta del 2018 era diventate un rifugio per gli studenti.
L'arcivescovo di Managua, cardinale Leopoldo Brenes – Ap
Nicaragua Dopo le espulsioni del nunzio vaticano e di 18 suore, è il turno di monsignor Alvarez. E Bergoglio tace. Le chiese durante la rivolta del 2018 era diventate un rifugio per gli studenti.
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 19 agosto 2022
Sembravano far parte di una fantasmagorica fiction le immagini di mons. Rolando Alvarez il 4 agosto scorso vagando per le vie della cittadina rurale di Matagalpa nel nord del Nicaragua, innalzando l’ostensorio col “santissimo” e avvicinandosi agli ufficiali della polizia orteguista implorandoli di pace e ripetendo (ginocchioni) “siamo fratelli”. Con gli agenti che ogni volta imbarazzati si scostavano più in là, sotto l’inesorabile obiettivo degli smartphone. Sta di fatto che il prelato è da allora agli arresti domiciliari nella curia vescovile (insieme ad altri 5 sacerdoti e tre laici) con l’accusa di “organizzare gruppi violenti per commettere atti di odio...