Internazionale
Autobombe a Bengasi contro l’intelligence di Haftar
Caos Libia Il comandante Warfalli, incriminato all'Aja, si vendica giustiziando dieci detenuti davanti alla moschea
La moschea di Biat al Radwan a Bengasi il giorno dopo il duplice attentato
Caos Libia Il comandante Warfalli, incriminato all'Aja, si vendica giustiziando dieci detenuti davanti alla moschea
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 25 gennaio 2018
Il duplice attentato che ha colpito martedì sera il cuore di Bengasi, capitale della Cirenaica e quindi anche simbolicamente del potere del generale Kalifa Belqasim Haftar lasciando ufficialmente 34 morti, tra cui Ahmed al-Fituri, comandante dell’intelligence di Haftar, e 87 feriti, molto probabilmente segnerà una pietra miliare. Niente sarà come prima. Non soltanto perché si tratta del più sanguinoso attentato del dopoguerra libico, ma anche per le tante esternazioni di solidarietà che in questo frangente sono arrivate al generale cirenaico e proprio a partire dalle sue «amicizie» più imbarazzanti. IL GENERALE del controspionaggio morto, Mahdi Falah, rimasto solo leggermente ferito...