Internazionale
Bangladesh, la repressione non ferma le lavoratrici tessili
Continua la protesta nelle strade di Dhaka per alzare il salario minimo Contrari gli industriali locali, mentre restano in silenzio gli acquirenti dei marchi occidentali. La premier Sheikh Hasina: «Se danneggiate le fabbriche tornerete disoccupate ai vostri villaggi»
La proteste delle lavoratrici del settore tessile a Dhaka in Bangladesh – Getty Images
Continua la protesta nelle strade di Dhaka per alzare il salario minimo Contrari gli industriali locali, mentre restano in silenzio gli acquirenti dei marchi occidentali. La premier Sheikh Hasina: «Se danneggiate le fabbriche tornerete disoccupate ai vostri villaggi»
Pubblicato circa un anno faEdizione del 18 novembre 2023
In Bangladesh, nelle cinture manifatturiere a nord della capitale Dacca, non si fermano le proteste delle lavoratrici e dei lavoratori, nonostante la repressione violenta da parte delle forze di sicurezza, gli arresti, le incriminazioni per vandalismo e la morte di almeno 4 dimostranti. Nelle settimane e nei giorni scorsi a Mirpur, Gazipur, Ashulia, Savar sono state decine di migliaia le lavoratrici scese in strada per rivendicare l’aumento del salario minimo, bloccando strade, traffico e portando alla chiusura di centinaia di fabbriche. Esito finale di un confronto che va avanti da aprile e che riguarda circa 4 milioni di lavoratori e...