Italia
Barricata Tor Sapienza
Reportage Dal Moma di New York a Metropoliz di via Prenestina, dove gli occupanti vivono tra 400 opere. La periferia romana riparte dall’arte e dall’altra economia. Ma il progetto Re-block, finanziato dall’Ue, è fermo al Comune
Reportage Dal Moma di New York a Metropoliz di via Prenestina, dove gli occupanti vivono tra 400 opere. La periferia romana riparte dall’arte e dall’altra economia. Ma il progetto Re-block, finanziato dall’Ue, è fermo al Comune
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 24 febbraio 2015
È raro trovare una periferia metropolitana così votata all’arte come quella di Tor Sapienza. Non è solo una questione di toponomastica, tra viali intitolati a Giorgio Morandi e Giorgio de Chirico e parchi dedicati al barone rampante di Italo Calvino. Nell’ex salumificio della Fiorucci al civico 913 di via Prenestina, occupato nel 2009 dai Blocchi precari metropolitani e ridenominato Metropoliz, può accadere di vedere qualcuno spuntare da un muro affrescato, com’è possibile solo nel Palazzo Vecchio di Firenze, con la differenza che può passare tra il buen retiro di un Cosimo de’ Medici e la modesta dimora di un immigrato...