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Barricate contro i «nemici interni» dell’Occidente
La critica della guerra È di per sé evidente chi sono gli aggressori e chi sono gli aggrediti, così come i crimini di guerra all’interno di una guerra che di per sé stessa è un crimine totale. Questa immediata evidenza è solo un aspetto della conoscenza/comprensione dell’evento
La critica della guerra È di per sé evidente chi sono gli aggressori e chi sono gli aggrediti, così come i crimini di guerra all’interno di una guerra che di per sé stessa è un crimine totale. Questa immediata evidenza è solo un aspetto della conoscenza/comprensione dell’evento
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 6 aprile 2022
«Alla bestialità dell’azione deve corrispondere la bestialità del pensiero (…) appartiene alla condotta di una guerra tale e quale come la polvere da sparo e il piombo». Così scriveva Rosa Luxemburg nel 1915 mentre era in galera, condannata per essersi opposta alla guerra e alle motivazioni giustificatorie dei protagonisti, Germania e Russia in primis, con gli strumenti della critica, tanto kantiana che marxiana. Critica al suo occidente di appartenenza (Germania) per il quale «la sconfitta della Russia e la vittoria della libertà in Europa» (Pfälzische Post, agosto 1914). Critica alla Russia che per bocca del suo Zar proclamava di lottare...