Alias Domenica

Basquiat, la dissipazione del black body

Basquiat, la dissipazione del black bodyJames Van Der Zee, "Jean-Michel Basquiat", 1982

La mostra di Jean-Michel Basquiat al Guggenheim di New York: "Defacement: The Untold Story", a cura di Chaédria La Bouvier La mostra è incentrata su "Defacement", "lamentatio" dell’artista sulla morte, nel 1983, di Michael Stewart, giovane writer nero martoriato dalla polizia nella metropolitana di New York. Simbolo di afflizione e oggetto di un sinistro senso di colpa, l’opera finì sopra la testata del letto di Jean-Michel Basquiat nei giorni della sua agonia

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 29 settembre 2019
Con in mente il numero di gennaio 1983 dell’informatissima «Interview» warholiana, Diego Cortez – fra i primi curatori a appassionarsi nel panorama newyorkese al lavoro di Jean-Michel Basquiat – fu capace di orchestrare una sensazionale trovata pubblicitaria, utile per irrobustire la fama del pittore in un passaggio delicato della sua carriera. Dietro infatti alla coloratissima copertina costruita attorno al viso angelico di Sting, pronto per le squisitezze fantascientifiche di Dune, Cortez riuscì a inserire – come illustrazione alla chiacchiera tagliente fra l’artista e l’autorevole Henry Geldzahler – lo scatto eseguito da un mito della fotografia statunitense, James Van Der Zee,...

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