Lavoro

«Basta muri, un fondo Ue per i migranti». Il patto della Uil a Lampedusa

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L'iniziativa Accordo con sette sindacati dei paesi mediterranei, presenti anche i rappresentanti di quattro religioni. Barbagallo: «I lavoratori possono fare da pacificatori e sostenere lo sviluppo». La sindaca Nicolini: «La nostra isola simbolo di accoglienza è un orgoglio»

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 3 febbraio 2017
Stop ai muri e alle barricate, l’Italia, l’Europa, i paesi mediterranei devono allearsi per un’accoglienza intelligente e solidale dei migranti. Il messaggio arriva da Lampedusa, dove ieri si è tenuto «Per un mare di pace e di lavoro», iniziativa della Uil con i sindacati di Israele e della Palestina, Tunisia (con Hassine Abbassi, premio Nobel 2015 per la Pace), Algeria, Marocco, Egitto, Libia (con Nermin Sharif, la prima donna leader di un paese del Nord Africa). Con loro anche i rappresentanti di quattro religioni. Gli otto sindacati hanno firmato l’Accordo di Lampedusa, che oltre ai principi contiene anche iniziative concrete....

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