Visioni
Bela Tarr, il cinema è un mezzo per scuotere il senso del mondo
Incontri Da l'esordio di «Nido familiare» all'ultimo «Il cavallo di Torino», il regista, giurato e ospite del festival di Villa Medici a Roma, propone una riflessione sul gesto del filmare attraverso i suoi lavori
Bela Tarr
Incontri Da l'esordio di «Nido familiare» all'ultimo «Il cavallo di Torino», il regista, giurato e ospite del festival di Villa Medici a Roma, propone una riflessione sul gesto del filmare attraverso i suoi lavori
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 21 settembre 2021
«Facendo parte di questo mondo vedi alcune cose, le trasformi dentro te stesso e poi provi a condividerle con altre persone. Il film deve essere personale e onesto. Questo è tutto». Così il grande regista ungherese Béla Tarr ha riassunto il senso del fare cinema durante la masterclass che ha tenuto nell’ambito del neonato festival del cinema di Villa Medici a Roma, dove era anche a capo della giuria. L’incontro è stato un viaggio attraverso la visione e le tecniche di lavoro che hanno permesso a capolavori come Perdizione e Satantango di venire alla luce. La prossima tappa di questo...