Internazionale
Benetton, «pay up!»
Bangladesh Dopo quasi un anno dalla più grande strage del tessile, quella del Rana Plaza, 1.134 operai morti e oltre 2mila feriti, gli attivisti di tutto il mondo lottano per i risarcimenti dei 27 marchi coinvolti
In piazza a Dacca per chiedere giustizia – Reuters
Bangladesh Dopo quasi un anno dalla più grande strage del tessile, quella del Rana Plaza, 1.134 operai morti e oltre 2mila feriti, gli attivisti di tutto il mondo lottano per i risarcimenti dei 27 marchi coinvolti
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 26 febbraio 2014
Il 23 aprile dell’anno scorso, nel popoloso quartiere di Savar, un edifico di otto piani di cemento armato mostra una crepa preoccupante che ferisce il colosso urbano che si erge nella area periferica della grande Dacca, la capitale del Bangladesh. Il Rana Plaza è uno di quei mostri di cemento nati con la speculazione edilizia e che ospitano un po’ di tutto: uffici, negozi, fabbriche. Nonostante la crepa però, che avrebbe consigliato l’evacuazione immediata o almeno un monitoraggio attento della Protezione civile, si fa come se nulla fosse. The business must go on ed è difficile dire di no all’invito...