Alias Domenica

Benjamín Labatut, non c’è cura per il progresso

Benjamín Labatut, non c’è cura per il progressoGabriel Orozco, «Hilado», 2013

Scrittori cileni Già a questo stadio del nostro sviluppo tecno-scientifico, l’eterogenesi dei fini ci espone, secondo Benjamín Labatut, a una apocalisse psicopatologica: «Maniac», da Adelphi

Pubblicato circa un anno faEdizione del 22 ottobre 2023
In uno dei suoi ultimi scritti, nel 1964, Ernesto De Martino introdusse una fertile distinzione circa le «apocalissi» che gli esseri umani sono in grado di immaginare: culturali e psicopatologiche. In entrambi i casi, sono rappresentazioni che hanno a che fare con la fine. Però, mentre le apocalissi culturali contemplano la possibilità che la fine sia al tempo stesso un compimento (e implichi una rivelazione, una rivoluzione, un riscatto), in quelle psicopatologiche la fine assume la forma del disfacimento, del completo smarrimento del senso, o – per dirla con De Martino – del «mutamento di segno delle stesse possibilità dell’umano,...

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