Cultura
Benjamin Markovits, l’epopea di un paese in caduta vertiginosa
INTERVISTA Parla lo scrittore statunitense che ha pubblicato con 66thand2nd «Esperimento americano». L’ultimo romanzo dell’autore conduce il lettore lungo le strade della crisi densa di risentimenti. Narra la storia di ex studenti di Yale, impegnati in un progetto di riqualificazione di un’area di Detroit
Benjamin Markovits
INTERVISTA Parla lo scrittore statunitense che ha pubblicato con 66thand2nd «Esperimento americano». L’ultimo romanzo dell’autore conduce il lettore lungo le strade della crisi densa di risentimenti. Narra la storia di ex studenti di Yale, impegnati in un progetto di riqualificazione di un’area di Detroit
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 3 gennaio 2018
La descrizione più puntuale è arrivata da un giornalista britannico, che ha definito il suo Esperimento americano (66thand2nd, pp. 378, euro 18) come «una stagione di The Wire sceneggiata da Coetzee». Perché il nuovo romanzo di Benjamin Markovits, 44enne autore statunitense cresciuto tra il Texas e l’Europa, con all’attivo un racconto sul basket, la sua passione giovanile, e una trilogia su Lord Byron, conduce il lettore lungo le strade della crisi degli Stati Uniti, dense di risentimento, sconfitte personali e violenza potenziale, come descritto nella celebre serie, ma creando pagina dopo pagina, grazie alla guida di Marny, il narratore goffo...