ExtraTerrestre
Benzina e rinnovabili, la resistenza fossile di Cingolani
Analisi L’esponente del governo ha bocciato la decisione europea e continua a sostenere le aziende petrolifere, boicottando le proposte della «lobby delle rinnovabili». Cosa si nasconde dietro la partita della transizione energetica
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 16 giugno 2022
Dunque, il ministro Cingolani ha deciso di continuare a darci ragione nell’averlo definito il ministro della «finzione ecologica». L’attacco all’obiettivo europeo di fermare la produzione di auto diesel e benzina nel 2035 – data che andrebbe anticipata al 2028 per stare in linea con l’obiettivo degli Accordi di Parigi – è segno della funzione di retroguardia se non di vera e propria resistenza fossile del suo ministero. L’affermazione secondo la quale il passaggio alla mobilità elettrica avrebbe senso solo quando la quota rinnovabile di elettricità sarà al 75 per cento – col ritmo attuale, tra circa un secolo – è...