Politica

Beppe Sala, “un uomo giusto” nel posto sbagliato

Beppe Sala, “un uomo giusto” nel posto sbagliato

Palazzo Marino Il nuovo sindaco di Milano ha davanti a sé cinque anni per comprendere cosa significa governare una città con il consenso di un elettore su quattro e con un partito di riferimento che mai come in questa fase sembra in caduta libera. La giunta dovrebbe essere pronta fra una settimana. Ci saranno sei uomini e sei donne. I tre assessori più votati (Maran, Majorino e Tajani) e probabilmente Umberto Ambrosoli. Ma anche "qualche risorsa di alta qualità che arriva dall'esterno"

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 21 giugno 2016
Il primo giorno da sindaco, niente note dolenti. Oggi si festeggia, si fanno promesse, bisogna cercare di farsi voler bene: “Se c’è una cosa che voglio, in ogni modo, è essere un uomo giusto”, questo il cinguettio d’esordio del neo sindaco di Milano. Che fa il paio con il primo incontro istituzionale annunciato: il cardinale Scola. Meglio così, l’ex manager chiamato alla politica per puntellare un progetto già naufragato in fondo è l’unico che in queste ore si merita un po’ di pace. Sicuramente più della coalizione che lo ha sostenuto facendo scappare metà dell’elettorato milanese. Beppe Sala ha davanti...

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