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Berlino, la stagione della repressione e la ragion di stato
In Germania Istituzioni e artisti solidali con la Palestina vengono estromesse e intralciate in modi sempre più creativi e violenti
Banu Cennetoglu, «Right?» – Carnegie Museum of Art
In Germania Istituzioni e artisti solidali con la Palestina vengono estromesse e intralciate in modi sempre più creativi e violenti
Pubblicato 2 mesi faEdizione del 21 settembre 2024
Carola Spadoni BERLINO
La stagione primavera estate della repressione a Berlino si è inaugurata su molteplici fronti. Dal lato istituzionale con risvolti reazionari all’interno della performance di Tania Bruguera all’Hamburger Banhof basata su Hanna Arendt; allo sgombero violento il 26 Aprile dell’acampada, precedentemente autorizzata, nei prati vicini al Bundestag; ai ritornelli tecno pop «Fuori gli stranieri, Germania ai tedeschi» in un video virale sui social media di sbraidanti rampolli della nativa alta borghesia corredati da saluti nazisti durante un apericena all’aperto nell’esclusiva isola di Sylt; a metà Maggio con lo sgombero dell’occupazione alla Università Humboldt, alma mater di Marx e Marcuse; alle immagini...