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Berlino, tutti contro il Muro

Berlino, tutti contro il MuroNina Hagen

Anniversari/A 30 anni dalla caduta, ecco pezzi e artisti che hanno raccontato il buio di un’epoca Eretto nel ’61 e abbattuto nell’89, è diventato tra i simboli più ricorrenti in una sfilza di canzoni. A est come a ovest. Tra le censure del partito aggirate nei modi più fantasiosi, i primi concerti delle star internazionali, il fascino eterno della città divisa. Ripensando a David Bowie e ai Karat

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 9 novembre 2019
Il Muro di Berlino era lungo poco più di 155 chilometri, ma rappresentava una linea che tagliava in due il mondo. La generazione che fece del rock una cultura di massa era composta da giovani nati dopo il secondo conflitto mondiale e negli anni della guerra fredda. Erano i figli di una realtà fatta di frontiere, conflitti, contrapposizioni. Il Muro diventò quindi il simbolo più eloquente di un’epoca e un’immagine frequentissima nelle canzoni. Fu una raffigurazione potente e onnipresente nell’immaginario visivo e poetico degli artisti musicali, non solo legata a scenari da guerra fredda. AL CENTRO Il Muro era fisico...

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