Cultura

Bernhard Schlink, mesto commiato dalla memoria di sé

Bernhard Schlink, mesto commiato dalla memoria di séBernhard Schlink

FESTIVALETTERATURA 2021 Intervista all’autore de «I colori dell’addio», pubblicato da Neri Pozza. Tra i maggiori scrittori tedeschi contemporanei, sarà ospite a Mantova. «Separarsi dalle persone che sono state importanti significa rinunciare anche a una parte di noi stessi, a ciò che avremmo potuto essere. Una perdita che evoca la solitudine». «Come insegna il mistico Baal Shem Tov ricordare è il segreto della salvezza. Ma deve essere una scelta consapevole e la Germania ha molte cose che vorrebbe dimenticare»

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 5 settembre 2021
Sui protagonisti de I colori dell’addio pesa un destino comune: hanno qualcosa da farsi perdonare dalle persone da cui vogliono prendere commiato e far emergere queste verità scomode sembra essere la sola strada perché ciò sia possibile, la condizione stessa perché questa definitiva separazione abbia luogo. Nella raccolta di racconti, da giovedì in libreria per Neri Pozza (traduzione di Susanne Kolb, pp. 256, euro 189) e che Bernhard Schlink presenterà lo stesso giorno a Mantova nell’ambito del Festivaletteratura – ore 21 a Palazzo San Sebastiano con Marilia Piccone – l’autore tedesco, tra i più letti e celebrati del suo Paese...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi