Visioni
Bertolucci, la verità e i fantasmi della Nouvelle Vague
Addio novecento La morte del grande regista, il più francofilo dei nostri cineasti. Un rapporto evidente ma spesso oscuro
Maria Schneider e Marlon Brando in «Ultimo tango a Parigi»
Addio novecento La morte del grande regista, il più francofilo dei nostri cineasti. Un rapporto evidente ma spesso oscuro
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 27 novembre 2018
Bertolucci era il più francofilo dei nostri cineasti. Eppure il suo rapporto con la Nouvelle Vague è al tempo stesso evidente ed oscuro. La Nouvelle Vague è più un concetto della sociologia che della teoria del cinema. In un certo senso vuol dire semplicemente giovinezza. E Bertolucci è chiaramente uno dei giovani del nostro cinema (vale a dire del cinema che si è sviluppato nel dopoguerra). E se si prende quest’espressione come termine generico, nel senso di modo nuovo o di modernità (il fantasma di fondo di tutto il Rivette critico) è chiaro che Bertolucci è la nostra Nouvelle Vague,...