Internazionale

Biden arma Israele: un miliardo in munizioni con Rafah nel mirino

Le macerie di Deir al Balah, nel centro di Gaza foto Dpa/Abed Rahim KhatibLe macerie di Deir al Balah, nel centro di Gaza – Dpa/Abed Rahim Khatib

La caccia continua La Ue: «Rapporti a rischio». Duro scontro tra Gallant e Netanyahu sul dopoguerra. Bombe su una clinica Onu e su un internet point. Niente aiuti ma per Bibi i palestinesi non hanno fame

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 16 maggio 2024
Ieri 15 maggio, su Haaretz, il giornalista Etan Nechim affrontava il processo storico di rimozione della Nakba che attraversa Israele fin dal 1948: «Riconoscere la Nakba è centrale per entrambi. Non è la messa in discussione dell’esistenza di Israele, piuttosto riconosce che Israele, come qualsiasi stato-nazione, non è nato da immacolata concezione ma è emerso da un contesto storico di creazione e conflitto. (…) ci permette di affrontare il nostro passato, sfatare i miti, restituire dignità ai palestinesi dopo 76 anni». Quel processo di negazione, aggiunge Nechim, è passato per il divieto per i palestinesi di commemorare l’espulsione e la...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi