Internazionale

Israele vuole Trump. E se anche fosse Harris, per i palestinesi cambia poco

La marcia su Washington per Gaza del gennaio 2024 a Washington -foto ApProtesta pro-Palestina di fronte alla Casa bianca – Ap

Elettorale americana in Terra santa Per chi vive a Gaza e in Cisgiordania i due pretendenti alla Casa bianca sembrano «due facce della stessa medaglia». Solo l’Anp prega per la candidata democratica. Netanyahu non ha dubbi, aspetta solo la vittoria di The Donald per avere mano libera. Ma è grato a Biden per gli aiuti militari ricevuti, per questo tace

Pubblicato 16 giorni faEdizione del 5 novembre 2024
Walid Muyedin dopo decenni trascorsi negli Usa per motivi di lavoro, qualche anno fa è tornato al suo villaggio, Deir Dibwan, a pochi chilometri da Ramallah dove decine di abitanti hanno la cittadinanza statunitense. «Ho sentito forte il richiamo della mia terra, la Palestina, e sono tornato anche se l’occupazione (israeliana) ci crea tanti problemi», dice. In possesso anche lui del passaporto Usa, Walid avrebbe potuto votare, ma per un palestinese in Cisgiordania raggiungere l’ambasciata Usa, trasferita da Donald Trump nel 2018 a Gerusalemme, è impresa quasi impossibile di questi tempi. «Non avrei votato comunque» afferma «perché Harris parla di...

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