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Biennale 2024, ontologia del suono

Ostinato Quello per la «musica assoluta» è un movimento di liberazione. Invece di commentare testi, trame, arie, duetti e cori, straripanti scenografie oppure video più o meno raffinati, le successioni di […]

Pubblicato 2 mesi faEdizione del 21 settembre 2024
Quello per la «musica assoluta» è un movimento di liberazione. Invece di commentare testi, trame, arie, duetti e cori, straripanti scenografie oppure video più o meno raffinati, le successioni di suoni affidate a strumenti e voci vengono concepite e realizzate per quello che sono: musica. Basta con i vincoli con le altre arti, con la dipendenza da fattori che mettono la musica in soggezione. È una battaglia per l’autonomia e qualche volta si riesce a vincerla. Per esempio alla Biennale Musica di quest’anno, che inizia il 26 settembre e finisce l’11 ottobre. «Il Festival metterà in evidenza… lo statuto ontologico...

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