Cultura

Biografia collettiva in forma di noir

Biografia collettiva in forma di noirParticolare da « I Will Survive», un’installazione dell’artista tedesca Hito Steyerl

GEOGRAFIE LETTERARIE Il nuovo romanzo poliziesco tedesco indaga i silenzi del passato come le inquietudini brucianti del presente. Bussole narrative attraverso le paure del Paese: crisi delle periferie, estrema destra, razzismo, terrorismo jihadista. Una «casa degli Usher» rivista da Le Corbusier, o «un condominio» di Ballard ristrutturato da Heinrich Böll nella storia di un quartiere costruito su una ex fabbrica di armi. Percorso di lettura a partire da «Non c’è pace per Kühn» di Jan Weiler (Keller). «Il silenzio dei morti» di Maximilian Rosar, «La signorina Zeisig e l’amico americano» di Kerstin Cantz e «Il solista» di Jan Seghers nella collana dei Gialli tedeschi delle Edizioni Emons

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 17 febbraio 2023
Per gli abitanti del quartiere è solo il «complesso Tetris», visti i giochi geometrici e la panoplia di colori che lo rendono riconoscibile a chilometri di distanza. Non soltanto villette a schiera convenzionali, «bensì un garbuglio di costruzioni unite, sovrapposte, avviluppate». Del resto, l’idea di fondo su cui si erano basati gli architetti era che la varietà di forme e dimensioni delle case, come dei colori di porte e finestre, avrebbe definito anche ad una prima impressione quella zona come «una comunità dal carattere urbano che coltivava buoni rapporti di vicinato». Se non un quartiere «pilota», certo un bell’esempio di...

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