Internazionale

«Bloccati alla frontiera perché neri», il dramma degli africani in fuga dall’Ucraina

«Bloccati alla frontiera perché neri», il dramma degli africani in fuga dall’UcrainaProfughi africani e di altri "paesi terzi" fermati a Siret, frontiera Ucraina-Romania – Ap

Il confine delle disuguaglianze Anche l'Unione africana protesta per il diritto negato ai suoi cittadini di mettersi in salvo. Malgrado le porte aperte dichiarate dall'Ue per entrare in Polonia, è la denuncia, sembra ancora valere Schengen, se non hai un passaporto europeo. 16 mila gli studenti africani in Ucraina

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 marzo 2022
L’Unione africana da giorni denuncia con dichiarazioni ufficiale il maltrattamento dei cittadini africani che tentano la fuga dalla guerra. L’Ucraina ha un regime di esenzione dal visto con i paesi vicini dell’Unione europea. Normalmente a chi proviene da nazioni africane viene richiesto un visto Schengen per entrare in Polonia, Romania e Ungheria. Ora, vista l’emergenza, il commissario europeo per gli Affari interni, Ylva Johansson, ha aperto le frontiere anche ai cittadini di paesi terzi che vivendo in Ucraina vogliano rientrare nei loro paesi d’origine. Eppure ai confini polacchi pare che gli accordi di Schengen prevalgano, ostacolando la messa in sicurezza...
Errata Corrige

Il confine delle disuguaglianze. Anche l’Unione africana protesta per il diritto negato ai suoi cittadini di mettersi in salvo. Malgrado le porte aperte dichiarate dall’Ue per entrare in Polonia sembra ancora valere Schengen, è la denuncia, se non hai un passaporto europeo. 16 mila gli studenti africani in Ucraina

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