Internazionale
Bolivia e Argentina mettono in comune i patrimoni dei ricchi
America latina C’è chi non ha paura della patrimoniale: a Buenos Aires un’imposta una tantum, a La Paz un’aliquota progressiva. Arce si aspetta 230 milioni di dollari di gettito, Fernández tre miliardi di euro
Cerimonia indigena davanti al Congresso a La Paz durante il giuramento del presidente Arce – Ap
America latina C’è chi non ha paura della patrimoniale: a Buenos Aires un’imposta una tantum, a La Paz un’aliquota progressiva. Arce si aspetta 230 milioni di dollari di gettito, Fernández tre miliardi di euro
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 15 dicembre 2020
Mentre in Italia è sufficiente pronunciare la parola «patrimoniale» per scatenare il panico, altri governi mostrano decisamente più coraggio. Se un’imposta sulle grandi fortune era stata una delle promesse della campagna elettorale del Movimiento al socialismo, il governo di Luis Arce a un mese dal suo insediamento ha mantenuto prontamente la parola. Il 10 dicembre la Camera dei deputati ha votato a favore di una tassa annuale e permanente sui patrimoni superiori ai 4,3 milioni di dollari, tanto di cittadini boliviani che di stranieri con una permanenza nel paese di oltre 183 giorni. IL PROVVEDIMENTO, che attende solo la scontata...