Internazionale
Bolivia, Una strada di 306 km mette in crisi il Buen Vivir
Bolivia La legge 266 per «la protezione e lo sviluppo integrale e sostenibile» del Tipnis, promulgata il 13 agosto dal presidente Evo Morales, prevede «l’apertura di vie, di autostrade e di sistemi di navigazione fluviale e aerea», annullando quell’intangibilità del territorio indigeno che il presidente si era deciso a proclamare nell’ottobre del 2011
Una protesta degli indigeni boliviani
Bolivia La legge 266 per «la protezione e lo sviluppo integrale e sostenibile» del Tipnis, promulgata il 13 agosto dal presidente Evo Morales, prevede «l’apertura di vie, di autostrade e di sistemi di navigazione fluviale e aerea», annullando quell’intangibilità del territorio indigeno che il presidente si era deciso a proclamare nell’ottobre del 2011
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 17 agosto 2017
Si riaccende in Bolivia il conflitto attorno al Tipnis, il Territorio Indigeno e Parco Nazionale Isiboro Sécure, minacciato dalla costruzione di una strada di 306 chilometri tra i dipartimenti di Cochabamba e Beni: la strada Villa Tunari-San Ignacio de Moxos, il cui secondo tratto taglierebbe in due il parco, sulla cui superficie di 1,2 milioni di ettari vivono 68 comunità indigene. LA LEGGE 266 per «la protezione e lo sviluppo integrale e sostenibile» del Tipnis, promulgata il 13 agosto dal presidente Evo Morales, prevede «l’apertura di vie, di autostrade e di sistemi di navigazione fluviale e aerea», annullando quell’intangibilità del...