Italia
Brava gente a Sala Baganza
Storie Viaggio nei torbidi retroscena in cui è maturato, alle porte di Parma, il brutale omicidio di Mohamed Habassi. Tra rituali di pseudo-santeria, media distratti e un clima omertoso che quasi sembra voler giustificare gli «insospettabili» killer reo-confessi
Protesta antirazzista a Parma in ricordo di Mohammed Habassi
Storie Viaggio nei torbidi retroscena in cui è maturato, alle porte di Parma, il brutale omicidio di Mohamed Habassi. Tra rituali di pseudo-santeria, media distratti e un clima omertoso che quasi sembra voler giustificare gli «insospettabili» killer reo-confessi
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 26 luglio 2016
Annamaria RiveraPARMA
È un tardo pomeriggio afoso quando passo dal Buddha Bar di Sala Baganza, sulla provinciale verso Parma. È qui, nel locale gestito da Luca Del Vasto, che sarebbe stata preparata la spedizione punitiva – sei contro uno – ai danni di Mohamed Habassi, cittadino tunisino poco più che trentenne. Ricordo che la notte fra il 9 e il 10 maggio lo sventurato è stato seviziato e torturato a morte, in una modesta abitazione di Basilicagoiano, frazione del comune di Montechiarugolo. A distinguersi per ferocia e crudeltà sarebbe stato lo stesso Del Vasto, ideatore del raid mortale, spalleggiato dal suo vecchio...