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Bricolage culturale senza egemonia
Intellettuali antiliberisti Quando l’impegno era una religione laica e essere di sinistra una cosa naturale. Per ricomporre una comunità di pensiero contro la mercificazione c’è bisogno di un’Altraeconomia
Intellettuali antiliberisti Quando l’impegno era una religione laica e essere di sinistra una cosa naturale. Per ricomporre una comunità di pensiero contro la mercificazione c’è bisogno di un’Altraeconomia
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 4 febbraio 2016
La proposta di Piero Bevilacqua (il manifesto, 28 gennaio) pone non pochi interrogativi e dubbi, sia sulle modalità di costruzione di una mappa degli intellettuali antiliberisti, sia sul valore stesso della categoria (per esempio si può essere antiliberisti e di estrema destra !). Ma, la proposta nasce da un’analisi che non possiamo non condividere e che ci spinge a ragionare in questa direzione. Scrive infatti Bevilacqua che «la sconfitta della sinistra in Occidente ha origini in un tracollo culturale e dunque di egemonia, nell’incapacità dei partiti operai e popolari di fornire soluzioni ai problemi del capitalismo nel secondo ‘900». In...