Bruno Ciari mentre suona la fisarmonica
Cultura
Bruno Ciari, il maestro attivo
ANNIVERSARI Un ritratto e molte iniziative nel centenario della nascita di questo pedagogista che coniugò Gramsci e Dewey. Nato il 16 aprile 1923, a vent’anni era salito in montagna. Il suo nome da partigiano era Davide. Da autodidatta aveva letto filosofi antichi e moderni tra cui Croce e Gentile, Hegel e Kant, Freud e Jung. Insieme a molta letteratura, per esempio Cronin, Steinbeck e London. La democrazia non si insegna con un’ora di lezione sui concetti che la sorreggono ma con la condivisione delle regole ed esercitando il metodo critico
Pubblicato più di un anno faEdizione del 14 aprile 2023
Racconta Guglielmo Nencini, già dirigente comunista durante la Resistenza: «Il 31 dicembre 1943, in un’ispezione che feci alla Brigata Lavagnini, trovai il Ciari nel mezzo della neve, con un freddo acutissimo e molta fame, che dava lezione ad un gruppo di partigiani a proposito del materialismo storico di Bucharin». Il Ciari era Bruno Ciari che, nato il 16 aprile 1923, a vent’anni, era salito in montagna con il nome di Davide e ora stava lì, al freddo e alla fame, a fare scuola e non per caso. Il nome Davide, Ciari, infatti l’aveva preso da un romanzo di A. J....
Errata Corrige
Per uno spiacevole refuso l’articolo in edicola conteneva un’imprecisione: la giornata di studio a Certaldo si terrà sabato 15 aprile, non il 16.