Alias Domenica
Bukowski, duro ma con cuore di meringa
Il sole bacia i belli A vent’anni dalla morte, Charles Bukowski torna a imporre la sua voce: «Il sole bacia i belli», dialoghi sul suo tribolato percorso solitario
Cat Image, 1957 – Lee Krasner
Il sole bacia i belli A vent’anni dalla morte, Charles Bukowski torna a imporre la sua voce: «Il sole bacia i belli», dialoghi sul suo tribolato percorso solitario
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 6 aprile 2014
Leggere Bukowski – e lo stesso succede con Burroughs – è come essere distesi su un mucchio di letame a guardare le stelle: si fa simultaneamente l’esperienza dell’infimo e del sublime. L’impressione si conferma nel leggere Bukowski su Bukowski, e cioè le interviste raccolte da David Stephen Calonne in Il sole bacia i belli (traduzione di Simona Viciani, Feltrinelli, pp. 327, euro 18.00), uscite tra il 1963 e il 1993. Anche quando parla di sé senza la mediazione del suo personaggio più ricorrente, Henry Chinaski, con la sua ironia irriverentemente critica e caustica, Bukowski non risparmia nessuno e tantomeno se...