Internazionale

Punto e a capo. Bibi minaccia un altro voto

Punto e a capo. Bibi minaccia un altro votoBenyamin Netanyahu al quartier generale del Likud a Gerusalemme dopo la chiusura dei seggi – Ap

Israele/elezioni Nessuna maggioranza certa e nel Likud, il partito del primo ministro, qualcuno guarda a una trattativa con il partito islamista Raam. Sullo sfondo il declino del centrosinistra

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 marzo 2021
Michele GiorgioGERUSALEMME
Dopo aver corso veloce da mercoledì sera fino a ieri mattina, lo scrutinio in Israele si è fermato all’89%. Sarà completato solo questa sera e includerà anche i 450mila voti espressi nei seggi speciali da militari, detenuti, malati di Covid e persone in quarantena. Oggi perciò dominerà ancora l’incertezza sui risultati definitivi delle elezioni di martedì per il rinnovo della Knesset. Un voto che non ha risolto lo stallo politico che ha portato gli israeliani alle urne per quattro volte in due anni. Il Likud (30-32 seggi) ha vinto, e anche con ampio margine sul secondo partito, Yesh Atid, ma...

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